Il mal di testa: ecco quello che devi sapere

Il mal di testa: ecco quello che devi sapere

Il mal di testa è un’esperienza comune alla maggior parte delle persone. Ognuno di noi ha certamente avuto occasione di sperimentare, almeno una volta nella vita, una crisi di cefalea, associandola di volta in volta a ragioni diverse: ansia, insonnia, stress, stanchezza, fumo, alimentazione, sforzi fisici.

Il mal di testa è una patologia molto diffusa: in Italia ne soffrono 26 milioni di persone (Eurisko, Nov. 1999), di cui la maggior parte donne. E’ una vera e propria malattia sociale che fa perdere oltre 200 milioni di ore di lavoro all’anno e che incide sulla qualità della vita di chi ne è colpito.

Il primo passo da compiere è dunque quello di distinguere tra cefalee primarie (cefalee- malattia) e cefalee secondarie ( cefalee – sintomo). Caratteristiche fondamentali per la classificazione dei vari tipi di cefalea sono : qualità, intensità, ciclicità del dolore e sua modalità di insorgenza.

La cefalea primaria rappresenta una malattia vera e propria, indotta da cause non sempre immediatamente identificabili, nell’ambito delle quali si possono identificare alcuni fattori scatenanti di natura ormonale o ambientale, fattori scatenanti sono rappresentati, invece, dall’insieme di elementi e situazioni in grado di indurre, in qualche modo, le modifiche funzionali che causano il dolore, quindi stress, intensa attività lavorativa, mancanza di sonno, esposizione a particolari fattori ambientali, fumo, alimentazione inadeguata, consumo eccessivo di alcool, mantenimento di posizioni scorrette.

L’emicrania, la cefalea tensiva e la cefalea a grappolo sono le tre principali forme di cefalea primaria.

Le cefalee secondarie sono invece indicative di altri disturbi come allergie, difficoltà digestive, sinusite, ipertensione o artrosi, abuso di particolari sostanze quali caffeina, alcool o alcuni tipi di farmaci. La terapia della cefalea consiste nella prevenzione. Una vita sana e regolare aiuta a prevenire il mal di testa , soprattutto se si è già predisposti a questo disturbo. In particolare, riveste molta importanza la gestione della propria giornata : un riposo notturno soddisfacente e dalla durata proporzionata  alle nostre effettive esigenze (mediamente 8 ore di sonno) permette di affrontare la giornata in modo positivo e rilassato. Bisogna rispettare orari di addormentamento e di risveglio, così da regolare in modo giusto l’orologio biologico interno. Dormire troppo o troppo poco rispetto alle proprie esigenze, infatti, è un fattore che influisce sui ritmi biologici, alterando la produzione ormonale e, in generale, tutto l’equilibrio dell’organismo e questo può condurre facilmente ad un attacco di mal di testa.

Vi è poi una cefalea che compare nel fine settimana, quando cambiano gli orari e le abitudini tenuti solitamente durante tutta la settimana. Le sigarette sono nemiche delle persone affette da mal di testa: la nicotina accentua, infatti, la vasodilatazione ed il monossido di carbonio che penetra nell’organismo entra in circolo con il sangue, diminuendo l’afflusso di ossigeno a tutti i tessuti, cervello compreso. Se non si riesce ad arginare il mal di testa semplicemente facendo attenzione alle proprie abitudini quotidiane è necessario il ricorso ai farmaci antidolorifici. Nell’emicrania si usano i tripatni , che agiscono sui recettori della serotonina, arginando così la dilatazione dei vasi sanguigni cerebrali.